30 Agosto, 2013
Aeroporto Roma – Fiumicino, PARTENZE. L’una di notte e mi levo le scarpe sicché il barbone con cui mi contendevo l’ultimo pezzo di panchina (di metallo) finalmente si schioda e se ne va. Eureka! Troppo male non si sta, il dio Pan da Civitavecchia non è più pervenuto (bloccato nell’unico cesso funzionante dell’Intercity), ed è qui che la fantasia si rivela utile: utile per fare finta di essere in una suite del Best Western con il proprio moroso nel centro di Roma piuttosto che fra passeggeri caciaroni in attesa e nevrotici senzatetto, su due sedie metalliche alle partenze dell’aeroporto Roma-Fiumicino, ora anche la terza è mia e mi posso allungare. Opa! Il sottomotivo di questo viaggio è che vado a fare un corso di greco. Greco moderno. Sull’isola di Xioç. Il signor Van der Dyer, di cui mi fido molto, sostiene con convinzione che
il cibo migliore, la medicina più azzeccata, il vero balsamo di ogni mente stressata nonché elisir di lunga vita è l’apprendimento. Di qualunque cosa si tratti: più difficile è, migliore la cura.
E dunque: mastice per il corpo e per la psiche, greco per la mente. La lingua greca ha la storia più antica fra le lingue europee. La prima scrittura greca scoperta risale al secondo millennio A.C. ed alcune opere letterarie hanno più di 2500 anni. Lavori che non saranno mai superati sono stati espressi in questa lingua. Tutte le arti e le scienze sono nate e si sono sviluppate attraverso il suo uso. Testi di matematica, fisica, astronomia, legge, medicina, storia, politica, etica, gastronomia sono stati scritti in questa lingua migliaia di anni fa. Tutte le letterature antiche, le tragedie e commedie, la letteratura epica di Omero, il Nuovo Testamento, la letteratura bizantina e greca moderna. La prima enciclopedia è stata scritta in greco. L’aspetto più importante è però l’evoluzione che i greci hanno impresso alla lingua scritta; nel 1000 AD furono i primi a inventare un numero di segni-lettere rappresentanti ognuna un suono singolo (a contrario della scrittura fenicia). Questo rapporto un segno un suono ha influenzato il corso della storia creando quello che poi è diventato il nostro alfabeto. Tutti gli alfabeti europei sono una variante dell’alfabeto greco. Tutti I libri del Nuovo Testamento ed I Vangeli furono scritti in Greco. L’apostolo Paolo scrisse le sue Lettere in Greco. La prima enciclopedia fu scritta in greco. La storia della lessicografia risale all’antico greco di oltre 2000 anni fa. Nel V secolo AC Protagora fu il primo a comporre un glossario di parole nuove usate da Omero. I primi testi filosofici sull’origine del linguaggio furono scritti in Greco da Platone (427-347 AC). La prima grammatica fu la grammatica greca, scritta nel 100 AC da Dionisio Thrax. Omero scrisse l’Iliade in Greco. Aristotele scrisse tutte le sue opere filosofiche in greco.
La lingua greca non è solo strumento comunicativo, è strumento di pensiero, il tramite fra noi e il mondo, non solo quello visibile ma quello sepolto in ognuno di noi, un tesoro che tutti noi esseri parlanti conserviamo, ma che non tutti sono in grado di riportare alla luce.
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