Al Silk Village in the rain

Oggi sono di umore gassoso, non saprei trovare altro aggettivo perché è fatto di molecole come quelle che svolazzano nell’atmosfera fuori dal trentesimo piano del Van Phu Victoria, dove c’è una foschietta e tutto sembra lesso lesso, non ve lo saprei spiegare altrimenti, ma il fatto di provarlo, eccome se lo provo, di sentirmi invischiata in questo stato vaporoso, con le molecole che fluttuano ma non vanno da nessuna parte, mi ricorda un certo umore dal colore indefinito, di quelli che li conosco bene perché amano insediarsi proprio di domenica, è il loro habitat preferito la domenica, come le zone rurali di Hanoi per le zanzare culex, tanto che una cosa almeno mi sento di affermare con scientifica certezza, ed è che fra lo stare qui e lo stare lì, fra cioè gassarsi in Vietnam, nella sua capitale, o a Marina di Carrara, Tuscany, vis-à-vis di certi umori domenicali, ecco non cambia proprio una beata … virgola.

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Salvo gli Unni fuori che ci danno dentro, in versione domenicale: Suvvia Madam Pe ndho lhan, stia su, stia su che la vita è bella-là-là! 
(E non ditemi, Te l’avevo detto! che ci ha già pensato qualcuno).

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