Tolti i panni della teacher, della madre e della figlia (e il guardaroba si conclude qui), recupero quelli di troublemaker, e come Paperinik che da bimba era il mio super eroe, eccomi pronta a sferrare il primo attacco solista alla roccaforte dei veceti più posh d’Italia! Montecatini arrivo!!!
In questa seconda parte dell’anno la parola d’ordine è Benevolenza universale: per tutte le creature senzienti. Così dovrebbe agire chi pratica il bene e conosce il sentiero della pace: essere abile e retto, schietto nel parlare, gentile e umile, dalla vita frugale, non gravato da impegni, sereno, soddisfatto con poco, per approfondimenti si rimanda a Metta sutta: discorso del Buddha sulla benevolenza universale. Su google immagini è saltato fuori Gesù, sorridente moro e con la barba, in mezzo ai bambini misti di Helsinky e di Addis Abeba (son buoni tutti a essere benevolenti coi kids) di un sito che si chiama PAPABOYS – missionari di parabole antiche e sempre nuove – ENTRA NELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE! Campagna tesseramento 2015-2016. Per la per la benevolenza buddhista invece scende in campo il Buddha preso di profilo con in mano un fior di loto, che vi posso solo descrivere perché questo sito ormai non regge più, e non carica le foto come si deve, è più vecio dei veceti di Montecatini che mi appresto ad andare a (farvi) conoscere.
Carrara, 8 agosto (As)solo no 1:
Ogni volta che mi metto in viaggio faccio finta che sono tranquilla in realtà mi caco sotto, di meno in aereo o in treno, in macchina ancora mi perdo. Si veda memorabile articolo di tre anni fa, In viaggio col Dio Pan. Poi, prima di partire, mentre aspettavo l’odontoiatra traditore, mi son letta un articolo su Phelps e i suoi wonderful achievements, ma non è questo. E non è nemmeno che adoro il nuoto e tutta la categoria. E’ che su Libero hanno postato uno scatto che ritrae la sua signora con in braccio il figlioletto che si guardano il campione mentre sul tabellone gigante appaiono i suoi records. Guardami! Mamma, mi guardi? Lui che esce dalla vasca e va verso di loro e si congiungono in un imbattibile trio amoroso. Se c’è una cosa che fa crescere bene i bambini è lo sgurado di chi li guarda mentre eseguono le loro performance. Guardami. Amore, guardami, guarda, eh? Che se mi guardi mi riesce meglio.
Adesempio (lo so che si scrive staccato, ma come ripeto ‘sto programma fa piuttosto cacare e non c’è verso che me lo spezzi), dicevo ad – esempio, non ho mai capito la differenza fra la Firenze Mare e la Firenze quell’altra. Così quando arrivo a Viareggio mi faccio sempre riconoscere perché sono colta da una certa indecisione. Peggio quando la A11 bypassa Lucca e diventa un serpentome e io che ne sapevo, e mi sono ritrovata intrappolata fra il TIR che rifornisce i benzinai e uno stronzo merdoso dietro che mi suonava, cazzo suoni? Non lo vedi che faccio finta? Faccio finta che so chi sono e dove vado e cosa voglio ma in realtà non ne ho idea e non ci penso proprio a accelerare che poi il Pandino mi va via, mi è già successo, non lo vedi? Non ci arrivi? Faresti bene sì ma a mettere le quattro frecce e a segnalarmi di uscire al prossimo autogrill dove faresti cosa gradita et benevolentem nell’offrirmi una tisana, che magari sei pure single o all’uscita di una lunga e dolorosa elaborazione di un lutto o separazione, hai visto mai?
Mentre è bello quando qualcuno si preoccupa per te. Cià ragione Vasco.
Fuck you.
Che da qua io non mi muovo e finché il serpentone non si è srotolato e si è rifatto dritto io sulla corsia di destra non ci torno. Ciai voglia di suonare.
Gli anche fatto il dito, dopo dalla tensione che avevo accumulato sono scoppiata a ridere.
E poi a piangere.
Perché ho proprio avvertito forte e chiara, nitidissima, la sensazione che in quell’istante, se anche il tir mi stritolava non c’èra un cane che mi mandava good vibes, che si preoccupava per me.
E questo è quanto.
Benevolenza a tutti.
*****
H. 17 accettazione e visita h. 18 .00 fango 9, 10, 11 agosto fanghi ore 10:30 DOVE? Mentre la signora delle reception dice io annoto sul lap top, così oi ritrovo il tutto. Terme Redi v.le bicchierai 62 Uscita autostrada – cavalcavia, a sx stazione, prendo rotonda non la prima né la seconda. Ho stanmpato gli appunti e li ho appiccicati sopra il cruscotto affianco al reminder di pagare il bollo, ricordati di pagare il bollo. Con la stazione alla mia sx vado drittta per v.le matteotti, in fondo unico semaforo, prendo a dx, 10 30 8,30 Persa. Scusi… sa dirmi…? Poi ho perso il cellulare, nel senso: si era incastrato sotto il sedile e non riuscivo a scovarlo, fermo il primo veceto e chiedo, ‘xcuse me… potrebbe mica? No, mi fa. Proprio così, secco secco. Che lui la telefonata non me la fa fare. Ma solo due squilli che lo sento e riaggancia subito. No. Secco secco secco. E l’ho mandato benevolmente a cagare. La toscanissima signora very posh non ci avev’iccellulare, pace e benevolenza anche a lei, poi son passati dei senegalesi – intuisco – e indovina se mi hanno fatto il favore… grazie fratello, di niente sorella.
*****
Il mio maestro Taehye sunim, lui sì è benevolente, anche se a volte le spara grosse, tipo quando ha detto che San Francesco era un isterico, ma io sono stata benevolente e l’ho troncata lì. E’ a lui che devo quel briciolino di benevolenza che ho aqcuisito.
Un altro esempio di benevolenza è questo che ho trovato sul diario di una amica su fb giorni fa e che dice così:
Lascia andare quello che vuole andare,
lascia venire quello che vuole venire.
Tu rimani con ciò che rimane.
(Nisargadatta Maharaj)
Quel “ciò che rimane” è quanto mi appresto ad appurare nei miei prossimi as-soli.