Di getto mi è venuto in mente mio zio e il carico di lastre precipitategli dal rimorchio del TIR un pomeriggio in curva di tanti anni fa, che segnò l’inizio della sua fine. E della sua disgraziata famiglia. Ma il 27 agosto scorso di là dal “filo” c’era una segretaria che mi faceva un elenco dell’occorrente da presentare per poter procedere alla mia nomina (di insegnante “a vita”) , fra cui il documento che certifichi che ho la coscienza a posto.
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