Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’,
e siccome tu non mi conosci, più forte ti scriverò.
Da quando sono partita non ci sono novità,
Ferragosto è alle porte ormai
ma qualcosa ancora qui non va.
Esco poco la sera, il deserto non lo permette
anche oggi a Las Vegas i gradi son centosette.
E non ricevo una mail da parecchie settimane,
smarco i giorni sul calendario
e la speranza sta andando a puttane.
La mia dolce metà, essendo americana,
cerca sempre di consolarmi e di non far mai mancare la grana.
Dice: non disperare, vedrai, ti risponderanno,
pensa a scrivere un altro romanzo
e a cucinarmi un degno pranzo.
Io preferisco oziare e perdermi all’orizzonte,
sogno un mondo migliore, che non sia muto e neanche sordo.
Per poter scrivere storie ognuno come gli va,
senza tanti consigli sul come e sul perché si fa.
Poi con l’aiuto di dio qualcuno le leggerà,
purché non siano i soliti furbi
e i cretini di ogni età.
Vedi vedi vedi vedi vedi caro amico
cosa ti scrivo e ti dico,
per dirti un semplice grazie
di avermi offerto il tuo sito.
Vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi Paolo mio dove si deve cliccare,
per arginare l’angoscia,
per continuare a sperare.
Ché se domani la mia storia tu leggessi,
credi amico mio,
tu troveresti importante
che in questo mondo ci sia anch’io.
Il quattordici agosto a breve passerà,
io ti mando un saluto: è questa la novità.
(Si capiva che gli era piaciuta perché non avevo fatto in tempo a premere ‘invio’ che già c’era la sua mail che diceva:[av_heading heading=’ Grazie. Che bella giornata. Manda pure manoscritto.’ tag=’h3′ style=” size=” subheading_active=” subheading_size=’15’ padding=’10’ color=” custom_font=” admin_preview_bg=”][/av_heading]
Mica invento?)