Fra i molti regali da parte del di-fuori marito i fireworks del Quattro Luglio sulla Charles River Esplanade, che guardate che bella che è:
Io in tanti anni li avevo visti solo a Las Vegas e sul Mississippi River, e immaginavo che quelli della baia di Boston, dove tutto l’ambaradan si scatenò a suo tempo, non avessero eguali. Il pomeriggio è stato molto carino, la serata pure, con cena dislocata, nel senso che la pietanza ce la siamo pappata a China Town in un cortile di pensionati, chi giocava a scacchi, chi a briscola o a cosa cavolo giocano in Cina. Io e l’ex-Gringo a spolpare bestie non bene identificate su una panchina in compagnia di nonni che badavano ai nipotini, barboni in coma e turisti a scattar foto (cioè io e basta perché gli altri travellers erano tutti, intelligentemente, a prendersi i posti migliori lungo il river per lo spettacolo pirotecnico.
Le libagioni, ovviamente alcooliche, (la licenza non ce l’hanno tutti i locali, figuriamoci una rosticceria cinese unta e bis-unta specializzata in frattaglie in umido), le libagioni, dicevo, ce le siamo tracannate in un very fancy wine bar di Charles Street, il cui appellativo sulla porta era Enoteca, listen carefully: En-oh-TECK-a, a common term used mostly in Italy, refers to a place where one can find simple foods to accompany the wines served there. We offer our clientele a menu designed for snacking and sharing, or a full meal. And oh boy, do we have a wine list too!
Ecco che sto di nuovo perdendo il filo, ma questo video molto istruttivo non potevo non postarlo. Poi, mentre lo cercavo, me n’è capitato un altro sotto mano, tanto per fare un paragone fra due eccessi opposti:
Per finire, visto che da noi la classe ha una certa gradazione alcolica…
Cheers!