Il famoso fondatore del taoismo, Laozi, andava ogni sera a fare una passeggiata accompagnato da uno dei suoi allievi. Laozi imponeva la severa regola di non parlare durante la passeggiata.
Una volta a un nuovo allievo fu concesso l’onore di accompagnarlo. Quel giorno il maestro e il suo discepolo raggiunsero un crinale tra le montagne proprio mentre il sole calava sotto l’orizzonte. Il cielo a occidente era screziato di porpora, oro e giallo, che sembravano stendardi fluttuanti di qualche celebrazione celeste.
Il giovane allievo, ammirato dallo spettacolo naturale, non si poté trattenere dal parlare ed esclamò, tutto eccitato: «Oh! Che splendido tramonto!»>.
Aveva infranto la severa regola del silenzio.
Il maestro si girò senza parlare e si diresse verso il monastero. Una volta arrivato, Laozi decretò che il giovane allievo non avrebbe mai più potuto accompagnarlo nella sua passeggiata. Aveva violato la regola.
Gli amici del giovane cercarono di intercedere per lui. Dopotutto era stata solo una frase. Che male c’era nel commentare un tramonto così meraviglioso?
Laozi spiegò :
C’è una differenza sostanziale tra percepire la descrizione di qualcosa e sperimentare la cosa stessa. È come la differenza tra un segnaposto e il luogo a cui si riferisce. Pensare non è lo stesso che conoscere.
Hjahn Brahm
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