Ferragosto ad altre latitudini


Da bimba il Ferragosto mi evocava un ferro incandescente, tipo quelli sull’incudine, poi ho scoperto che si trattava delle feriae Augusti, il primo imperatore a dichiarare che ad agosto il mondo (romano) si sarebbe fermato per darsi alla pazza gioia.

Augustus von Prima Porta (20-17 v. Chr.), aus der Villa Livia in Prima Porta, 1863.

Io pazza gioia non proprio questo Ferragosto, ma ci tenevo a fare a tutti voi auguri di buone ferie.
Non sono sparita, e a breve concluderò la mia Colonia maltese…
Il fatto è che sono passata nel giro di tre settimane da 35° gradi di latitudine Nord e 12° circa a Est di Malta ai 41° gradi di latitudine a Nord di Roma, a cui si sono aggiunti i 43° gradi Celsius di un’afa romana mai provata prima, che mi ha tenuta reclusa in hotel per due giorni e mezzo, prima di ripartire per il Regno Unito e piombare a 16° gradi sulla Manica dove sono atterrata, ad una latitudine di 50° gradi a Nord e 0° a Ovest : pioggia, vento, cibo scadente, esperienza nell’insieme costruttiva, specie sul piano delle cose apprese e conoscenze fatte (incluso il Barbie movie). Purtroppo non sono state abbastanza strong da impedirmi di beccarmi una influenza pazzesca che mi ha stesa, complice un viaggio di ritorno assurdo Londra – Roma, dove sono approdata alle 3 del mattino, più morta che viva. Ciò non ha comunque impedito di visitare un angolo della magnificenza romana che non conoscevo, e di cui racconterò, per ora vi lascio qualche immagine, e prometto di tornare presto.

Prima però i miei più sentiti e affettuosi auguri di questo inizio di fine-estate 2023, dallo splendido eremo dove mi trovo, sopra il Golfo dei poeti (meglio godersi i letterati inglesi a casa propria, che non a casa loro!), e dove sono venuta a rifugiarmi dopo la partenza dell’ultimo brandello di famiglia…

Ci tenevo a questi auguri, avere persone che leggono i nostri racconti è per me un fatto davvero salvifico. Una famiglia allargata. Poco fa ho letto una bella citazione di Nureyev, poco prima che morisse prematuramente e in quel modo penoso che sappiamo. Danzò fino all’ultimo grammo di energia che l’AIDS gli aveva permesso:

“Si vive finché si può danzare”.

Danzare, scrivere, il senso è lo stesso.

Comments 8
    1. Sacrosantamente vero (direbbe Cetto Laqualunque). La vita spesso è quello che succede fra una fuga e un ritorno.
      Quindi, buona vita e buona fine agosto!
      Sonia

  1. Voto 10/10 per eremo.
    Il buon Augusto non aveva calcolato le orde vacanziere e quindi la stanchezza nella promiscuità del viaggio verso la perfida Albione o al centro della rosa dei venti.
    Aveva presente solo la gita fuori porta, per tornare gonfi di abbacchio e rosso dei castelli. E giù di panem et circenses 😉

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
Cogito ergo non va bene
Next
Tutto perfetto (1)