Vi si domanda perché viaggiate. Il viaggio è forse – per quegli animi che mancano di forze sempre intatte – lo stimolante necessario per risvegliare sentimenti che restano in dormiveglia, nella vita quotidiana. Si viaggia allora per raccogliere (…) una dozzina di sensazioni rare, capaci di suscitare quella risonanza interiore senza la quale nulla che si ascolti ha importanza (…). Si può dunque viaggiare non per fuggirsene, cosa impossibile, ma per trovare. Il viaggio diventa allora un mezzo, tal quale gli esercizi fisici per i gesuiti, l’oppio per i buddisti, e l’alcool per i pittori (…). E una volta che se n’è fatto uso e si è giunti al suo termine, si può respingere con il piede la scala che è servita a salire…
Jean Grenier
Mi si domanda perche’ non viaggio. Deve essere che vivo in dormiveglia, che mi sento a mio agio cosi’..
…per me il viaggio e’ ne’ piu’ ne’ meno che una droga….salutare…della quale non posso fare a meno….quando lo faccio non penso piu’ a nulla e dimentico tutto e tutti(QUASI…)