Old friends

Cara P., a proposito di anziane madri…
L’ultima volta che ci siamo salutate con la mia, prima di partire, ho avvertito una stretta ai budelli, e ho pensato questo viaggio glielo voglio condividere giorno per giorno per rifarmi del tempo perduto, o per meglio dire, impedito, spesse volte da me e solo da me.
No excuses.
Son più i post che scrivo e mando a lei, via WA, che ad altri (ma quali altri, alla fine?).
A parte la P. e poche altre iniziali del mio alfabeto sentimentale ridotto all’osso… Quel che so è che “a distanza” ormai mi riesce tutto molto meglio, ho switchato in modalità smart anche con gli affetti. E anche lei se la cava benissimo, sa piazzare le giuste emoticon, anche con la punteggiatura è meglio di molti miei giovani studenti, mi pecca ancora un po’ con gli accenti e non ha ancora imparato a usare il testo predittivo. Un passo alla volta.

La Sonia va in colonia, ha detto, e questa ennesima sua imprecisione lessicale, che del tutto imprecisa alla fine non è, mi ha fatto ripensare alle colonie di bambina cui agognavo di partecipare per sentirmi grande e indipendente ma invece mai fatta una. Tranne quella alla Regina Pacis di Marina si Carrara che però non conta perché non dormivo fuori casa, solo la siesta.
(Ma prendevo il pulmino per andare e tornare!)
Finalmente superato il mezzo secolo di età, ecco invece che mi rifaccio del tempo perduto.
Non potrò dire troppo perché abbiamo fatto un accordo con gli organizzatori, mi hanno affidato un gruppone di giovani minori, entrambe le destinazioni molto interessanti anche perché non ci sono mai stata, ma soprattutto perché da un sacco di tempo ormai non accompagno né mi accompagna più nessuno.


E questa anche la novità interessante: un viaggio non organizzato da me, e qualcuno di cui prendersi cura. che non sia un quadrupede peloso morbido e rosso.

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