10 luglio 2021
Ogni volta quando la Pasqua si avvicina, mi chiedo dove, come posso tentare una rinascita, e da tempo ormai la Grecia fa piazza pulita di ogni dubbio e reticenza, e restrizioni Covid. Da tempo ormai, a differenza dei prigionieri di un’isola, io la mia fuga riesco a concepirla all’incontrario. Quest’anno più che mai dovevo rifuggire da trend banali e inutili spauracchi, e grazie all’intervento di un genio un po’ trasandato e stanco – ma pur sempre genio! – del viaggio, ecco che dal cilindro magico del mio immaginario polveroso rispunta Eubea: isola a metà, attaccata alla terra ferma da un filo, anzi due, come nelle antiche fiabe che mi raccontava mia nonna, veri e propri aneddoti della tradizione buddista, koan de noartri, poveri discendenti di una magnitudine che resiste là dove la natura delle cose non è mai nettamente definita: né luce né buio, né vuoto né pieno…
C’era una volta un re che voleva maritare la propria figlia ma cercava uno sposo speciale, che sapesse accompagnarla al castello né nuda né vestita, né sazia né affamata, né in piedi né a cavallo. Un giovane accorto e di buona natura vince la mano della sposa conducendola a palazzo rivestita di una sola rete, a cavallo di un asino coi piedi che le toccavano a tratti il selciato, e con una fava secca in bocca che non le facesse sentire la fame né la saziasse mai.
Le note seguenti sono per i miei corsisti che chissà se rivedrò a settembre. Ragazzi: per la serie “Si fa per dire”… attenzione ai ponti!
I ponti io li adoro per come riescono ad annullare le distanze, i divari, le incomprensioni, i conflitti e le separazioni. Un ponte ti porta di là, verso una terra sconosciuta; favorisce il passaggio verso il desiderio, dà la spinta verso l’oltre, verso l’altro. Un ponte, come il dialogo, consente la comunicazione e la possibilità di incontro tra sponde differenti e opposte. Le combinazioni linguistiche e semantiche con la parola sono molteplici, quelle ambientali e psicologiche possono essere nefaste, però. Io ad esempio su un ponte mi ci sono sposata, credevo così di favorire il passaggio verso il desiderio, la spinta verso l’oltre, verso l’altro, di favorire il dialogo ecc… ecc… Ma non è stato così.
Mi sono sposata sul Ponte delle Magnolie, che collega le due sponde del bayou Saint John, a New Orleans, è stato molto bello da organizzare, vivere e da raccontare e fotografare, ma poi sono rimasta sospesa nel vuoto perché mancava l’approdo.
ponte /’ponte/ s. m. [lat. pons pontis; nel sign. 8, traduz. inesatta dell’ingl. bridge]. – 1. (archit.) [manufatto di legno, ferro, muratura o cemento armato, che serve per attraversare un corso d’acqua, un braccio di mare, ecc.: p. stradale, ferroviario] ≈ ⇓ cavalcavia, viadotto. ● Espressioni: fig., tagliare (o bruciare)i ponti (con qualcuno) [interrompere i rapporti] ≈ rompere, troncare. . .
Il problema poi è stato proprio troncare, tagliare, bruciare, perché come un organismo malefico il ponte inesistente ogni volta che lo tagli magari ricresce; lo bruci, resuscita. Bisogna imparare a ignorarlo. Lasciarlo lì. Guardare, passare da un’altra parte.
Ed eventualmente andare a nuoto.
Ginger
plastic sheets
Milk
Shampoo
Olio
Felix
croccantini
c. igien.
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L’eradicazione della polio mediante vaccinazione, by Dr Russel Blaylock
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Bollettino Covid Italia e Lombardia,
i dati di oggi 29 giugno: 679 nuovi casi e 42 decessi
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Protocollo per l’arrivo in Grecia
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Destination Greece : https://greecehealthfirst.gr/
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Spugne, tonde, ecc…
Kit cucito
Spazzola pelo
11 luglio 2021, h. 7: 21, stazione di Campiglia, la Anna dice stammi bene, e io lo so che sarà così ma il presente è ben altro.
Un’occhiata alla chat di un vecchio account whatsapp, dove vomito e lancio appunti e note un po’ alla rinfusa,
7 trucchi per ridurre grasso addominale;
e annoto appuntamenti galanti (!)
Ciao, ecco il link per il tuo accesso gratuito al nostro incontro online della Toscana…
mostra una donna non propriamente serena e sodisfatta delle sue relazioni.
E se è vero che la nostra esistenza è la risultante di quanto solidi e autentici sono i rapporti che ci siamo costruiti io mi posso anche sparare.
O andarmene in Grecia.
Quel che è certo è che arrivarci a nuoto mi sarebbe costato meno ansia e fatica.
Ché non è tanto la paura di (non) arrivare a destino quanto di dimostrarsi unfit, non tagliati per l’intera operazione. For the whole operation!
Sarò così?
Sarò colì?
Saprò:
a) impostare il 3 g, sennò Iliad non connette?
b) Attivare il data roaming?
c) Riconoscere al volo tra la mezza dozzina scaricata di PDF quello che manca e/o serve :
- al check in
- all’imbarco
- allo sbarco (nel caso mi selezionano a random per un altro tampone)
- a bordo treno
- a bordo lago…
Poi le password : per consultare il referto covid; per scaricare il qr code in vista del lasciapassare definitivo per l’ingresso nel paese; per l’app – obbligatoria – Visit Greece; per prelevare; scaricare; caricare; lavarsi i denti; grattarsi il (!).
Quindi i codici utenti e quelli clienti; i pin dispositivi – personali e consegnati in filiale – meglio portarsi anche il vecchio cell perché il nuovo non riconosce la banca, la banca non riconosce più il vecchio, ma i due dispositivi comunicano fra loro per fortuna!); il Passenger Locator Form, da compilare non più tardi di h. 23:59 prima dell’imbarco (fammi ricontrollare se non ho sforato di qualche minuto) a meno che l’ora dell’arrivo non avvenga oltre 24 ore dopo quella dell’imbarco; le nuove regole aggiornate del ministero dei trasporti greco for domestic air travel to its island.
Sul treno semino un mio corsista che voleva attaccare bottone per starmene in pace e scrivere – il nono ! – messaggio al mio host Spyros che in questi giorni si è rivelato molto paziente e d’aiuto, e soprattutto intrigante quando mi ha comunicato l’indirizzo per il P.L.F.
Evia: Porto Buffalo
PC 34017
Evia island
(Quindi prevenendo la mia domanda e bloccandola sul nascere, ha subito aggiunto:
There is no street name or numbers in my village.)
Finalmente una bella notizia!
Gli comunico che sto andando alla aeroporto e già che ci sono anche le info del volo, non si sa mai potrebbe stare in ansia.
Mentre il treno mi srotola davanti la meraviglia estiva della campagna della Val di Cornia, sento sciogliersi l’adrenalina, l’ansia si attenua, e lascia il posto al primo paio di ettogrammi di euforia pura!
(Ne ho accumulata a tonnellate!).
Che meraviglia. Sei in Grecia? Hai preso un treno in Campiglia Maritima, ma dopo dove sei andata? Buon viaggio.
Seguimi! E lo scoprirai.
Un forte abbraccio!
S.
Fantastica Sonia! Le tue paure, le tue fragilità e la tua spavalderia ad affrontare te stessa e a sfidare la vita.
Che invidia!!!
Brava la mia indomita collega!!!
Aa, che messaggio incoraggiante, da una persona che dal primo giorno mi ha affascinata per le tante somiglianze (ma anche differenze ) su cui meditare per imparare, Emy, sempre!
Grazie per le tue riflessioni.
S.
Bellissima riflessione! Eubea affascina anche me, che finora conosco solo la Grecia continentale, (spero che il prossimo sia finalnente l’anno giusto). Giustissime le osservazioni a proposito del ponte, che presuppone un continuo approdo, ma anche un continuo incontro lì nello spazio sospeso dei desideri, delle utopie, che rischiano tante volte di diventare a-topie…
Cara. È un piacere leggerti e scoprirmi meno sola in alcuni pensieri che con te condivido. A prescindere dalla bellezza che abbiamo davanti è la visione del mondo e come guardiamo la vita che fa la differenza. Riuscire a tessere i fili della memoria con il presente è una bella capacità e tu la hai mi sembra. Qualsiasi viaggio per te sarà sempre una meraviglia. Ti abbraccio. Antonia
Grazie.
🙂
S.
Ciao Sonia, in questa stagione non ho potuto viaggiare per motivi di lavoro, ma attraverso i tuoi racconti ho avuto la possibilità di viaggiare con la mente leggendo i tuoi aneddoti di viaggio. Grazie per questo biglietto virtuale. Buon viaggio
Carissima Gema, un commento come il tuo è proprio quello che fa piacere ricevere quando si vuole condividere le proprie impressioni di viaggio con qualcuno. Condivisione senza la quale, il viaggio vale a metà.
S.