Ore 07:23, dietro la porta della mia stanza, nell’atrio-colazioni, qualcuno sta facendo una specie di comizio, ieri sera c’è stata una sparatina, ma non ho capito se erano tipo per finta o fuochi d’artificio. Ho aspettato a sentire ambulanze ma niente.
Inshallah.
31/10/23
Pressione non pervenuta perché la farmacia è chiusa.
Quindi, A comu voli Diu.
Arabo: Inshallah!
31/10/23
La colazione la salto, ma imbosco una dozzina di biscotti che sembrano buoni e mi dirigo al bar arabo davanti alla stazione, dove ieri sera ho notato avevano le treccine.
La treccina palermitana è una nuvoletta intrecciata più soffice della gomma piuma, dal sapore paradiasiaco.
Il locale è infestato di zanzare, mentre scrivo ce n’è una infame che mi sta perlustrando centimetro per centimetro, è incazzatissima perché ho i gins e il Chiuei, come dicono a palermo, le scarpe chiuse, ho solo esposte le mani e la faccia (a Palermo è estate).
(Manca un pezzo, lo aggiungo poi…)
Ogni volta che salgo i tornanti di questa collina nebroidea che mi ha dato i natali (l’ho scritto apposta non per tirarmela ma per ridere), ripenso a una riga di una poesia di Montale:
“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede”.
Io nessuno a darmi il braccio, la Malefica Maria (sempre lei, la mia disamorevole madre, da ora in poi accorciamo in MM , marina militare!!👻), vabbè, dicevo, l’ultima cosa che la MM ha sentenziato è stata, Li fai scappare tutti!
Quindi, nisba, per me niente offerta di braccia (che ieri sera non dico un braccio intero ma almeno una mano mi avrebbe fatto comodo su quel volo infernale) né a scendere e né a salire, né a pennina e né a muntata, come dice il dialetto nebroideo.
Quindi monto da me.
Per vedere meglio il mio paesello con una Eolia nello sfondo (a destra) che fluttua nel Pelagio di Ulisse, dovete ruotare il telefono perché WordPress – udite, udite o sviluppatori che ci lavorate e ne vantate gli aspetti ! – con tutto quello che costa di fatica e di soldi e di tempo, non è in grado di fornire una decente galleria che sia efficace e soprattutto responsive da cell.
Puah!
Purtroppo ormai ci ho ‘sta croce e me la devo tenere.
Okay, aggiungo altre foto e a comu si viri, si viri:
ITA: e come va, va.
La costa direzione Messina
La costa direzione Palermo (da casa di mia cugina).
Ora devo andare, Santi mi sta cacciando dalla stanza!