Chiedo scusa per la prolungata assenza (lo so, si vive anche senza il mio blog), ma ultimamente non riuscivo a concentrarmi, a spegnere il cervello. Esistono miliardi di rimedi innovativi per spegnere la mente, tecniche più o meno zen che il terzo millennio ci ha regalato, ma come disse quel tale, funzionicchiano. Intendiamoci, danni non ne fanno, se non forse quello di ingannarvi e illudervi che le cose possono migliorare, e che ritroverete una volta per tutte la meritata felicità. Cosicché quelle come me che stentano a ritrovarla – o la trovano a tratti – finiscono per convincersi di non meritarla: se questo non è un danno…
Basta, chi mi ama mi segua, chi vuole mi legga, e riprendiamo che vi voglio dire due cose di questo nuovo mio viaggio che è un po’ spuntato dal nulla.
Viaggiare, sì, spegne molte valvole.
(Ma tipo voi, per spegnere il cervello , cosa fate?)
Guardo la gorgona dalle colline dietro la burlanda ;-))
Purtroppo le mie…di valvole..sono fuse!
Sigh. Ma poi le valvole si possono sostituire, dai!
😉
S.
Io spengo ad esempio “la melonera” andando in moto 🤗.. In quei momenti uso solo 5 neuroni: quello dell’acceleratore,quello della frizione, quello della leva del cambio, quello del freno e… quello dei ricordi di gioventù 🤗
Splendido!
E di certo immagino una “motocicletta 10 hp, tutta cromata…”
🙂
S.
Ogni tanto è salutare. Allontanarsi … per riavvicinarsi!
Vero. Da lontano si vedono (e apprezzano) molte cose che sfuggono quando ce le abbiamo davanti agli occhi di continuo.
🙂
S.