A Chiasso ci spillano 42 euro solo perché entriamo in suolo svizzero. L’hai voluta l’Europa? Dice, sì ma dura tre mesi… Ecchiccazzo ci vuole sostare tre mesi in Svizzera? Fa un caldo boia ma arrivati a Locarno corpo e morale si ritemprano all’istante.

Corpo :

Eccomi nel bellissimo lago di Locarno, fra le anatrelle e i cormorani (De Niro, non pervenuto).

Morale:

Non ho visto manco mezzo dello splendido menù filmico perché Bruno non è tipo da trovare senso nel viaggio attraverso la visione di uno o più film che potrebbero allargare i propri orizzonti, affinare il gusto, metterti in mano uno strumento in più per farti reggere meglio ai colpi della vita, e quindi mi sono accontetata di una bella rinfrescata nel lago, ho preso appunti per la prossima stagione in arrivo, fra cui questo film – se riuscirò a trovarlo – su Bruno Breguet, di cui non sapevo assolutamente nulla.

Sulla Svizzera che altro dire, costa un occhio! Questa è la prima cosa che si nota, che trovare dove mangiare qualcosa di decente è arduo, per un italiano viaggiare attraverso l’Europa senza spendere un patrimonio è impresa molto complicata. Quindi di solito arraffo l’arraffabile ai buffet delle colazioni (Bruno dice, Ah ma io, tanto… e poi butta giù eccome!), che costano quanto a Carrara un succulento pranzo di lavoro. Gli ostelli sono impeccabili, molto al di sopra – per pulizia, decoro, e accessori – di una pensione media a 2 stelle, e spesso non hanno nulla da invidiare a un tre stelle: raccomandatissimi! Per tutto il resto serve la MasterCard. E la mia usciti dalla Svizzera è già mezzo esaurita.

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